Sempre di meno e sempre più precari, un quadro allarmante quello di poste italiane e dei suoi lavoratori nella nostra regione. A tracciarlo, numeri alla mano, i sindacati riuniti nella sede della CGIL di Ancona. Negli ultimi 8 anni il personale di poste italiane è diminuito di circa 1000 unità, passando da 3800 a 2800 dipendenti. Tra i portalettere da inizio anno a oggi si registra un calo del 15% ed è sempre più frequente il ricorso ai contratti a tempo determinato. Su 711 dipendenti del comparto corrispondenza, ben 151, quindi oltre il 20% sono precari.

Dal 2008 ad oggi sono state chiuse 66 sedi e 30 sono passate da una operatività di 6 giorni settimanali a soli 3 giorni. A rischio persino il centro multiservizi di Ancona che svolge attività di antiriciclaggio e antifrode e dove i lavoratori sono passati da 145 a soli 80.

E poi c’è la questione pandemia che complica tutto: dei 2800 dipendenti di Poste Italiane, 307 sono state contagiati, 2 i decessi.

Servizio di Laura Meda