Il Gup dice no alla costituzione di parte civile del Comune di Corinaldo nel procedimento ‘bis’ per la strage della discoteca Lanterna Azzurra dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono 5 adolescenti e una mamma di 39 anni, soffocati nella calca causata da spruzzi di spray al peperoncino. La decisione arriva al termine dell’udienza preliminare che coinvolge 19 imputati sotto accusa per le carenze di sicurezza del locale e una gestione non adeguata dell’emergenza. È stata inoltre ammessa la citazione di cinque responsabili civili: il Ministero dell’Interno, l’Unione dei Comuni Misa e Nevola, il Comune di Corinaldo e la società “W.A.R private security” che si occupava di sicurezza nel locale la sera della strage.