"Niente progetto, niente Cas o Sae grauita": è categorico il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, che nella conferenza stampa di bilancio di fine anno, anticipa l'adozione di questo provvedimento con un'ordinanza che sarà emessa entro il 31 dicembre e che andrà a impattare sulla vita di migliaia di famiglie terremotate. Di fatto chi non presenterà il progetto entro il 30 giugno perderà il contributo di autonoma sistemazione, a coloro che invece vivono nelle Sae potrebbe essere richiesto un canone di locazione. Tutti i dettagli saranno esplicitati nell'ordinanza che verrà emessa nei prossimi giorni e che specificherà anche le eccezioni, cioè quelle particolari situazioni in cui si potrà evitare di rispettare la scadenza senza incorrere in sanzione.
Ciò che è certo, continua il commissario Legnini numeri alla mano, è che la ricostruzione non può essere dettata dai professionisti, ma va realizzato un cronoprogramma preciso.
I fondi rassicura il commissario ci sono, su 24 miliardi di euro di danni, sono già stati stanziati 14 miliardi, un'assicurazione importante per i prossimi anni. Nel 2021 sono stati autorizzati 5 mila cantieri, esattamente il doppio di quelli del 2020 e quasi la metà dei cantieri aperti dall'inizio della ricostruzione, circa 12mila in tutto il cratere. 15Mila sono le unità abitative già restituite alle famiglie, altre 15mila quelle ancora da riconsegnare. In tutto sono state presentate 60mila manifestazioni di interesse ma solo 21mila progetti, molti troppi, mancano ancora all'appello.
Servizio di Laura Meda