Arrestata, detenuta per giorni, picchiata e violentata. La sua colpa? Parlare di arte in pubblico senza velo di fronte a dei ragazzi, maschi. Una storia emblematica quella dell'artista palestinese Nidaa Badwan, che ricorda fin troppo da vicino quella di Masha Amini, uccisa per una ciocca di capelli che usciva dall'ijab, e di centinaia, anzi migliaia di ragazze del Medio Oriente. Ma Nidaa è sopravissuta e oggi racconta con la sua arte la vita delle donne al confine. Sconfiggere il dolore con la bellezza è il titolo della mostra organizzata dall'associazione Amad in collaborazione con il comune di Ancona.
Inaugurata e non è un caso nella giornata dedicata alle donne vittime di violenza, la mostra è stata anche occasione per incontrarsi e fare il punto sui diritti delle donne in Medio Oriente. All'incontro ha preso parte in remoto anche la stessa artista, che dopo aver raccontato la propria terribile storia, ha ricordato di quella di Masha amini in iran, uccisa per una ciocca di capelli che usciva dall'ijab, a lei Nidaa ha dedicato i suoi quadri.