Pochi giorni ancora e Michele Cesari potrebbe ritrovarsi senza più una casa, sfrattato dopo la vendita all'asta dell'abitazione, intestata a suo padre e rientrata nel fallimento dell'azienda di famiglia. Una casa, l'unica dove lui abbia mai vissuto, cucita addosso a lui e alla sua disabilità, Michele, oggi 47enne, è tetraplegico da quando aveva appena 4 mesi.
Il 30 ottobre Michele potrebbe ritrovarsi l'ufficiale giudiziario alla porta ed essere costretto in pochi istanti ad abbandonare la casa della sua vita, eppure sempre il 30 ottobre alle 9 di mattina al Tribunale di Macerata si discuterà una causa che potrebbe ribaltare tutto: la richiesta di riconoscimento dell'usucapione del diritto di abitazione.
Michele potrebbe persino vincere, ma perdere comunque la sua casa, perchè il giudice ad oggi non si è espresso sulla sospensione da lui richiesta e perchè servirebbe comunque un riconoscimento da parte del giudice dell'esecuzione dell'eventuale pronuncia civile a suo favore, il tutto mentre il comune di Matelica, da un giorno all'altro, ha deciso di voltargli le spalle.
Abbandonato dalle istituzioni, e per di più tradito da chi, racconta, pur conoscendo lui e la sua situazione, ha comunque deciso di specularci: il riferimento è alla vendita all'asta della sua casa, ad un valore ridicolo, il 20% di quello reale.
Eppure Michele oggi non chiede aiuto, ma solo, semplicemente, giustizia.