La citazione è un cult, “Dirty Dancing”. Pellicola che ha fatto sognare più di una generazione. All’angolo, ora, finisce il Cinema con le sale da grande schermo,  l’atmosfera nel buio e il cartoccio dei pop corn. Gli esercenti cinematografici delle Marche si trovano davanti ad un film drammatico, stavolta.Si danno appuntamento ad Ancona per denunciare la situazione attuale, comune ai 145 schermi, almeno 600 lavoratori e un indotto importante. Le abitudini sono cambiate, le piattaforme digitali spopolano, le persone restano a casa. Dal “cinepattone” del 2019 a quello del 2021 gli incassi sono diminuiti di oltre il 70%. Per i cinema c’è il divieto di consumare cibo e bevande in sala e sembra un paradosso con la riapertura delle discoteche.  Ad appesantire la situazione i rincari dei prezzi dell’energia.