Giuseppe aveva già svolto tre settimane di tirocinio e ne era entusiasta, agli amici, che ora non possono far altro che piangere e chiedersi perchè, raccontava spesso di come stava imparando a montare e a riparare le caldaie. Era bravo e si impegnava molto nel lavoro e anche per questo gli era stato offerto un posto per l'estate e forse per lo stesso motivo, perchè era bravo, ha perso la vita su quel furgone che lunedì scorso si è schiantato contro un albero a oltre 100 km da casa.

Secondo indiscrezioni, Giuseppe non doveva essere lì, pare infatti che avesse sostituito all'ultimo minuto un altro ragazzo, non era il suo turno insomma ma lui si era offerto lo stesso per dare una mano.

Resta da accertare se la convenzione stipulata tra la Scuola Artigianelli presso cui Giuseppe frequentava il corso per diventare idraulico e la Tremoservicegas, l'azienda di Fermo presso cui stava svolgendo il tirocinio prevedesse anche le uscite o solo, come sostengono i familiari del ragazzo, la sua presenza in sede in azienda. E poi ancora dov'era il suo tutor aziendale? Era lui alla guida del mezzo o un altro dipendente dell'azienda?

Tutte domande a cui dovrà rispondere l'inchiesta per omicidio stradale aperta dalla procura della repubblica di Ancona. Gli inquirenti hanno già requisito i documenti relativi al tirocinio che ora sono dunque in possesso dei magistrati. Di rilievo per le indagini sarà anche la relazione dei carabinieri intervenuti a Serra De Conti, subito dopo l'incidente.

Tra le probabili cause del sinistro il malore dell'autista come sostenuto da lui stesso o l'alta velocità come sembra abbiano riferito alcuni testimoni.
Intanto l'azienda ha inviato in queste ore una nota in cui si definisce "profondamente addolorata per la prematura scomparsa del giovane. Giuseppe – ricorda la nota – oltre ad essersi dimostrato una persona speciale, si era impegnato con diligenza e maturità al fine di acquisire una competenza altamente specialistica, apprezzando l'esperienza messa a disposizione dell'azienda. E' stata una terribile ed imprevedibile fatalità che ha spezzato la passione ed il futuro di questo bravo ragazzo". 

In attesa delle indagini, l'unico dato certo è che Giuseppe non c'è più e un 'intera comunità si appresta a piangerlo. In molti in queste ore stanno portando il loro saluto al quel ragazzo che tutti ricordano come buono e gentile, stringendosi alla famiglia e al suo dolore. Giovedì mattina alle 10 nella Chiesa di San Michele a Monte Urano i funerali, a cui prenderanno parte anche il sindaco Moira Canigola, che ha proclamato il lutto cittadino, e il prefetto di Fermo Vincenza Filippi.

 

 

 

Servizio di Laura Meda