Il Festival della Soft Economyarrivato alla XII edizione è iniziato questa mattina e terminerà sabato 12 ottobre a Treia, e vedrà la partecipazione di 100 relatori che animeranno 24 ore di dibattito e confronto e ha il sostegno di 26 partner e patrocini.

Tra i promotori  oltre a Fondazione Symbola e al Comune di Treia – che lo ospita per il Festival per il dodicesimo anno consecutivo –  la Camera di Commercio delle Marche, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, UNCEM, ANCI, IFEL, FAI CISL, FederLegnoArredo, Fondazione Cariplo, BIM Tronto, FederBim, Legambiente, Coldiretti, Confartigianato Macerata Ascoli Fermo, Confindustria Macerata, Uncem Marche, Accademia Georgica di Treia, Arnaldo Caprai, SAAD Scuola di Ateneo Architettura e Design Università di Camerino, Fondazione Fitzcarraldo, Marcheverdi, Alberitalia, Landescapefor, Sisef, Fondazione Montagne Italia.

“Ritorno al Territorio; Neopopolare per Rigenerare è il titolo che abbiamo scelto quest’anno – dichiara Fabio Renzi Segretario generale della Fondazione Symbola – dando così continuità alla riflessione avviata l’anno scorso quando scegliemmo come titolo “La Sfida Territoriale; Geografie e strategie contro le crisi climatica e demografica” a pochi mesi dall’alluvione che aveva colpito la Romagna. Uno scenario che purtroppo si è riproposto a causa degli eventi climatici estremi che recentemente sono tornati a flagellare la Romagna e parte delle Marche e prima ancora altre aree del Paese e che rendono urgente l’elaborazione di una visione del territorio nazionale che parta dalla consapevolezza degli impatti sempre più evidenti, dolorosi umanamente e costosi economicamente, e dei rischi sempre più gravi conseguenti all’abbandono e allo spopolamento delle aree montane e alto collinari che secondo Eurostat costituiscono ben il 66% del Paese.

Per questo è urgente avviare un progetto di Neopopolamento – il tema che quest’anno abbiamo messo al centro della riflessione – con il quale sollecitare e favorire l’arrivo di nuovi abitanti per sostenere, promuovere e rinnovare la presenza di comunità e istituzioni locali in grado di assicurare le funzioni di vigilanza, monitoraggio, cura e manutenzione territoriale. Neopopolare è quindi la condizione preliminare e necessaria per Rigenerare territori che possono e devono diventare protagonisti di un grande ed ambizioso programma centrato sull’economia circolare a partire dalle filiere della bioeconomia, in particolare del bosco e delle foreste e dell’agricoltura che rappresentano rispettivamente il 70 e il 25% degli usi del suolo delle aree montane ed alto collinari del Paese. Un programma in grado di realizzare quelle azioni di adattamento/mitigazione necessarie a contrastare la crisi climatica determinando condizioni di sicurezza territoriale e garantendo la fornitura di servizi ecosistemici e ambientali”.

“Siamo particolarmente orgogliosi – dichiara Franco Capponi Sindaco di Treia – che per il dodicesimo anno il Festival della Soft Economy si svolga a Treia a dimostrazione del rapporto di collaborazione e di fiducia costruito nel tempo con Symbola. Per noi, per Treia, è un onore ospitare una tra le più prestigiose ed importanti iniziative a livello nazionale di riflessione e di confronto sul territorio. Tra i temi che saranno al centro degli appuntamenti del Festival della Soft Economy ci sono tutti quelli che rappresentano le sfide che il nostro territorio deve affrontare per dar vita ad un vero e proprio progetto di rigenerazione sociale ed economica in grado di contrastare l’abbandono e lo spopolamento delle nostre aree montane e alto collinari”

“Le Green communities che presenteremo a Treia – dichiara Marco Bussone Presidente nazionale Uncem – sono una risposta alle urgenze di crescita e sviluppo dei territori, dove crisi climatica e crisi demografica sono intrecciate, con la necessità di riorganizzazione istituzionale, impegno delle nuove generazioni, coinvolgimento delle comunità, che con Symbola riteniamo essere capisaldi del lavoro sui territori montani e rurali d’Italia. Chiedendo un impegno politico maggiore, alle Regioni, al Governo, al Parlamento, per dire come ridisegniamo il paese di domani”.

Proprio i territori che subiscono le maggiori conseguenze della crisi climatica sono anche quelli che subiscono gli effetti dello spopolamento. Questi temi sono al centro del Festival della Soft Economy “Ritorno al territorio. Neopopolare per Rigenerare”. Il primo giorno, giovedì 10 ottobre il Festival si è aperto, dopo le riflessioni introduttive di Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola, con la prima sessione con l’intervento di Paolo Castelnovi, presidente LandScapefor dal titolo “Dopo le comunità territoriali: una territorializzazione postmoderna”; a seguire la sessione “L’età del legno” in collaborazione con Fondazione AlberItalia e Sisef e la presentazione dello studio realizzato con il contributo di IFEL sulle analisi e potenzialità economiche e occupazionali dei boschi dei comuni del cratere sisma 2016. La prima giornata poi ha visto una sessione sull’innovazione culturale, sociale e tecnologica per generare le nuove comunità territoriali in collaborazione con Fondazione Fitzcarraldo.

Il secondo giorno, venerdì 11 ottobre, si terrà la sessione sull’innovazione del territorio e l’agricoltura come strumento di rigenerazione con il contributo della Fondazione Cariplo, mentre nel pomeriggio si terrà la giornata di lavoro sulle Green Communities promossa da UNCEM nazionale nell’ambito del progetto ITALIAE. La giornata di venerdì si chiuderà con la presentazione del libro “Foreste e Società – Piccolo Dizionario di Gestione Forestale Sostenibile”.

L’ultimo giorno, sabato 12 ottobre, si terrà la sessione conclusiva “Ritorno al territorio” con l’intervento di Guido Castelli Commissario straordinario Sisma 2016 e le conclusioni di Ermete Realacci presidente Fondazione Symbola.