ANCONA – Il 91% al 5 maggio di dosi somministrate su quelle consegnate di vaccino raccontano della regione migliore in Italia per numeri. Ma con una struttura capace di arrivare a 12 mila inoculazioni quotidiane, nel rispetto del target che il generale Figliuolo ha affidato, le Marche consumano anche parecchio delle forniture. Ed è proprio questo spingere a manetta che ha portato la Regione sull’orlo di una brusca frenata in questo inizio di settimana. Col timore sventolato di quasi cinque mila somministrazioni da rimandare.

L’arrivo al Sanzio di 52 mila dosi Pfizer ha sistemato le cose, limitando al minimo i rinvii o i posticipi degli appuntamenti, che comunque ci sono stati, e consentendo al presidente Acquaroli di poter annunciare di “essere in procinto di aprire lo slot per i 60-64 anni”. In parallelo rimane alta la guardia per fronteggiare l’andamento della pandemia.

Vallefoglia, Montelabbate e Cerreto d’Esi tornano in zona gialla, ma la misura dell’arancione rafforzato lunedì potrebbe applicarsi ad altri sette comuni (Acqualagna, Petriano e Fossombrone, Montappone, Folignano, Acquaviva Picena e Castel di Lama) osservati speciali per un’incidenza superiore a 250 casi su 100 mila