BERGAMO – Stefano Turchi, 54 anni, ex giocatore dell’Ancona, protagonista con i dorici della promozione in Serie A nel 1992, oggi dirigente dei bergamaschi del Brusaporto, è finito all’ospedale Bolognini di Seriate con un trauma cranico. L’ex biancorosso, malato di Sla dal 2007 e costretto oggi alla carrozzina, è stato aggredito dal padre di un giocatore della squadra avversaria, la Uesse Sarnico. Si giocava per il campionato Allievi élite under 17 (poi finita 1-1).
Secondo quanto ricostruito al termine della gara, sulla base della denuncia effettuata da Turchi alla stazione dei carabinieri di Grumello del Monte, un genitore avrebbe aggredito con calci e pugni l’ex calciatore. Turchi riesce a stare in piedi solo per pochi minuti, aggrappandosi a un sostegno. Domenica era in campo per seguire i suoi allievi. La causa scatenante? Alla fine del primo tempo, quando un giocatore del Sarnico si è sentito male e il padre ha preso l’auto ed è entrato nell’area riservata alle società per far salire il figlio. Il ragazzo, però, a quel punto si è ripreso e si è accomodato in panchina. Il padre, invece, si è fermato dietro la porta, vicino a Turchi. Quando il genitore – secondo quanto ricostruito e riportato da L’Eco di Bergamo – ha cominciato a insultare chi era in campo, Turchi gli ha chiesto di calmarsi ma per tutta risposta sarebbe finito a terra venendo poi aggredito a calci e pugni.